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DOSSIER
Telefoni cellulari ed onde
elettromagnetiche
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...::: LA LEGGE DICE... :::...
Uno sguardo alla normativa
di Angela Toccaceli
Nel 1988 l'IRPA (International Radiation Protection Association) fu il primo organo internazionale ad emanare delle indicazioni sugli standard di sicurezza; oltre all'IRPA, tra gli enti internazionali che si occupano dei campi elettro- magnetici si possono annoverare il CENELEC (Comité Européen de Normalisation Electrotechnique) ente europeo di standardizzazione, l'ICNIRP (International Commission on Non Ionizing Radiation Protection) le cui linee guida sono state adottate, di fatto, dal Consiglio Europeo. Negli Stati Uniti, gli aspetti più tecnici sono affrontati dall'ANSI (American National Standards Institute), mentre il FCC (Federal Communications Commission) è l'ente governativo che stabilisce le norme di sicurezza.
Il governo italiano ha pubblicato il 10 settembre 1998 un decreto in cui stabilisce limiti specifici per l'esposizione della popolazione a campi a radiofrequenza che sono di 20 V/m (ampiezza del campo elettrico) in zone la cui permanenza non supera le 4 ore e 6 V/m in zone come uffici ed abitazioni in cui si permane per più di 4 ore continuative.
Ai comuni è lasciata la possibilità di adottare provvedimenti per garantire la tutela della salute, dell'ambiente, del paesaggio, nonché del servizio fornito dai gestori. Le stazioni radiobase sono installate in posizione rialzata dal terreno, almeno 12 metri; direttamente sotto l'antenna di una stazione l'emissione è molto ridotta, essendo la potenza erogata concentrata in un fascio ristretto inclinato verso terra, in modo da coprire una determinata area, quindi il problema si pone per le persone che si trovano in tale area. Per il GSM già esistono dei sistemi che riducono la potenza delle antenne, mentre per la rete UMTS una soluzione è quella di realizzare microcelle da 1-5 Watt, più numerose e più accuratamente distribuite.